Gli hanno dato del pazzo per aver costruito case con le bottiglie, ma ora 25 famiglie gli sono grate!

Nel deserto rovente, un uomo ha costruito 2️⃣5️⃣ case con bottiglie di plastica per i rifugiati 🏜 La sua idea sembrava impossibile all’inizio, ma i risultati sono davvero impressionanti: scoprite come ha fatto nell’articolo qui sotto! ⬇️

Un rifugiato algerino sta letteralmente ricostruendo le sue vite. Tateh Lehbibi Breika, un 27enne nato e cresciuto ad Ausserd, sta costruendo case con bottiglie di plastica. Si tratta di case pratiche ed economiche che possono essere costruite anche nel deserto.

Costruire case a temperature di 113 gradi Fahrenheit non è un compito facile. Anche le tempeste di sabbia rendono difficile la costruzione. I cinque campi vicino a Tindouf, in Algeria, ospitano molte persone rimaste bloccate lì durante la guerra del Sahara occidentale, avvenuta 40 anni fa. Purtroppo, le forti piogge del 2015 hanno distrutto molte delle case costruite dai rifugiati.

Breika ha trovato una soluzione insolita. Ha conseguito un master in efficienza energetica grazie a una borsa di studio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. All’inizio aveva pensato di costruire un giardino sul tetto e di coltivare le piante nelle bottiglie, ma la forma rotonda delle case che stava costruendo lo rendeva difficile. Poi si è ricordato di un documentario che aveva visto durante gli studi e gli è venuta un’idea.

Le case costruite con bottiglie di plastica resistono molto meglio alle tempeste rispetto a quelle fatte di fango, terra o addirittura tende. Le pareti spesse di queste case di bottiglie sono anche più resistenti alle tempeste di sabbia e sono impermeabili.

Breika costruì la sua prima casa di bottiglie per suo nipote.

A causa del suo lavoro, la gente ha iniziato a chiamarlo “Il pazzo delle bottiglie”. Anche se ha ricevuto dei premi per la sua idea, Breika ha detto: “La gente mi vede ancora come il tipo ossessionato dalle bottiglie e dalle case strane”.

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