Un palazzo costruito non per il potere, ma per amore 💔 Il Taj Mahal è più di una semplice meraviglia del mondo; è un tributo mozzafiato a una donna che ha conquistato il cuore di un imperatore. Dopo aver perso la sua amata Mumtaz Mahal, Shah Jahan riversò il suo dolore nella pietra, creando un capolavoro che ancora oggi, 400 anni dopo, stupisce il mondo. Una storia d’amore scolpita nel marmo… o qualcosa di più? La storia completa in questo articolo 👇
Il Taj Mahal è uno dei monumenti più famosi dell’India e una meraviglia del mondo. Abbiamo scoperto per chi è stato costruito questo bellissimo palazzo.
Il Taj Mahal non è solo un palazzo, è un mausoleo, una tomba dove riposa da quasi 400 anni la moglie di Shah Jahan, il potente sovrano dell’Impero Moghul.
Shah Jahan conobbe Arjumand, una bellissima ragazza, quando lui aveva 15 anni e lei 14. Se ne innamorò subito. Era la nipote dell’ultima e preferita moglie di suo padre. Tuttavia, si sposarono solo cinque anni dopo.
Anche se Shah Jahan aveva altre mogli nel suo harem, amava solo Arjumand. Il padre le diede il nome Mumtaz Mahal, che significa “gioiello del palazzo”.
Mumtaz non era solo bella, era anche gentile, intelligente e ben istruita. Conosceva l’arabo e il persiano, aiutava gli artisti e i poveri e scriveva persino poesie. Shah Jahan le diede una vita agiata con un palazzo, giardini e un assegno annuale di un milione di rupie.
Mumtaz amava profondamente suo marito e lo seguiva nelle sue campagne militari, anche quando era incinta. Durante i loro 19 anni di matrimonio, diede alla luce 14 figli, anche se molti non sopravvissero.
Nel 1631, Mumtaz morì dando alla luce un altro bambino, prima di compiere 40 anni. Shah Jahan ne rimase devastato. Non mangiò per otto giorni, rimase solo per un anno e dichiarò due anni di lutto nazionale. Durante quel periodo non erano permesse celebrazioni.
Prima di morire, Mumtaz gli chiese di promettere due cose: di non risposarsi mai e di costruire qualcosa di bello in sua memoria. Shah Jahan iniziò a costruire il Taj Mahal nel 1632, situato lungo il fiume Yamuna, vicino alla capitale.
Il progetto fu valutato 32 milioni di rupie, una somma enorme per l’epoca. Richiese 20.000 lavoratori, grandi quantità di marmo trasportato dagli elefanti e quasi due decenni per essere completato. L’edificio principale fu terminato in 12 anni, mentre i giardini e le fontane furono aggiunti in seguito.
Il Taj Mahal è un simbolo duraturo dell’amore, che cattura la profonda devozione che Shah Jahan provava per Mumtaz. Sebbene abbia vissuto più di 30 anni dopo la sua morte, gli ultimi otto anni della sua vita li trascorse in prigione, rinchiuso da suo figlio, uno dei figli di Mumtaz.
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